Onorevoli Colleghi! - Le recenti clamorose vicende che hanno coinvolto il calcio professionistico, e in particolare alcune società di serie A, hanno turbato fortemente l'opinione pubblica e hanno minato la credibilità di numerosi campionati.
La passione sportiva di milioni di italiani risulta sostanzialmente tradita a causa dei fortissimi e sistematici condizionamenti che, secondo quanto riportato dagli organi di informazione, sarebbero stati esercitati nei confronti degli arbitri e degli stessi vertici della categoria arbitrale. Risultano infatti sotto inchiesta da parte della magistratura gli stessi designatori arbitrali, il presidente dell'Associazione italiana arbitri e numerosi «fischietti eccellenti».
Anche le carriere di molti allenatori e calciatori sarebbero state condizionate da organizzazioni ramificate che operano al servizio degli interessi di alcune squadre o, meglio, di alcuni influenti e spregiudicati personaggi.
Di questi fatti si parla diffusamente da decenni, ma quanto sta emergendo dalle inchieste della magistratura torinese, napoletana e romana, e ora anche di altre procure, delinea uno scenario inquietante.
Di fronte a questa situazione, che colpisce la passione di milioni di sportivi e inevitabilmente influisce su cospicui interessi economici, si impone un intervento urgente delle istituzioni politiche, che devono dare il loro contributo per ridare ordine al mondo del calcio professionistico,